La cantina vitivinicola Le Macioche di Montalcino dal 5 settembre 2014 ha una nuova proprietà : Massimo Bronzato, Stefano Brunetto e Riccardo Caliari sono i tre giovani imprenditori veronesi che con entusiasmo hanno scelto di intraprendere la strada della viticultura.
Non nuovi del mondo agricolo e molto attenti alle tematiche ambientali e sociali condurranno Le Macioche con spirito d’innovazione nel rispetto del territorio e delle tradizioni Ilcinesi.
Tra gli obbiettivi de Le Macioche primeggia la sostenibilità , nelle tre declinazioni ambientale, sociale ed economica, e conversione al biologico. Le Macioche coltiva i propri vigneti senza apporto di sostanze chimiche, con tecniche come il sovescio e l’uso esclusivo di prodotti naturali da oltre un decennio ed è volontà dei tre soci valorizzare questo fondamentale aspetto della coltura. Tutto il gruppo di lavoro preesistente è stato confermato ribadendo così l’intenzione di continuare l’ottimo lavoro svolto dai precedenti proprietari. Maurizio Castelli con il suo team continuerà quindi a seguire Le Macioche in qualità di Enologo.
Rinnovamento del marchio
In linea con le peculiarità che Bronzato, Brunetto e Caliari apporteranno nella gestione dell’azienda è in corso un re-branding del marchio Le Macioche. Un processo questo che vuole essere rappresentativo del cambiamento e rispecchiarne lo stile innovativo e giovane inserendolo allo stesso tempo nel contesto della tradizione del vino di Montalcino.
Per questo motivo il logo Le Macioche simboleggia ora in un disegno fresco e stilizzato l’attaccamento al territorio, la forza della vite, rappresentati da una Macioca, radice dell’albero del Corbezzolo, che penetra nel terreno.
SocietA’ Agricola Le Macioche: il podere e la vinificazione
L’azienda si estende su una superficie complessiva di circa 6 Ha e comprende 3 Ha di vigneto classificato Brunello ed 1 Ha di oliveto. I terreni sono disposti ad una quota media di 420 m.s.l.m. orientati SUD-SUD/EST. La produzione totale media annua è di 18.000 bottiglie di vino e di 300/500 L di olio.
L’obiettivo aziendale è di produrre vini di alta qualità nel rispetto dei metodi tradizionali. Ne sono esempio: allevamento a Guyot, bassa resa con diradamenti in pianta, fermentazione con lieviti autoctoni, fermentazione alcolica per il Brunello in tini di legno, controllo automatico della temperatura massima di fermentazione, affinamento prolungato in botti da 40 Hl per il Brunello ed in Tonneaux da 500 L per il Rosso (tutti i legni sono Rovere), linea propria di lavaggio bottiglie e di imbottigliamento sotto azoto.