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brunello di montalcino

Brunello di Montalcino

Il Brunello di Montalcino è un vino rosso DOCG prodotto nel comune di Montalcino (SI), esclusivamente con uva Sangiovese.

Nonostante la forte tradizione vinicola del territorio, documentata fin dal Medioevo, il Brunello di Montalcino è un vino “moderno”, la cui produzione iniziò solo a metà dell’Ottocento, grazie all’intuizione del farmacista Clemente Santi. Visti i successi del nuovo vino nelle fiere e nelle esposizioni nazionali e internazionali, ben presto anche le altre famiglie del comune seguirono l’esempio di Santi e iniziarono a produrre Brunello.

Caratteristiche del Brunello di Montalcino

Il Brunello di Montalcino è un vino dal colore rosso rubino, che con l’invecchiamento tende al granato, dall’odore intenso e persistente, caratteristico, in cui si riconoscono sentori di sottobosco, piccoli frutti e confettura composita. Al palato si presenta asciutto con persistenza aromatica, leggermente tannico, caldo e armonico.

Abbinamento del Brunello con il cibo

È particolarmente indicato per accompagnare piatti strutturati come le carni rosse e la selvaggina, anche condite da salse, funghi o tartufo. Il Brunello di Montalcino trova inoltre un abbinamento ottimale con i formaggi stagionati, in particolare con il Pecorino Toscano, ma per le sue caratteristiche organolettiche è adatto anche come vino da meditazione, da assaporare senza alcun accompagnamento.

Come servire il Brunello

Deve essere servito in bicchieri dalla forma ampia, per poterne cogliere il bouquet armonioso, alla temperatura di 18-20°C. Per le bottiglie molto invecchiate è consigliata la decantazione in caraffa.

Invecchiamento del Brunello di Montalcino

Il vino Brunello di Montalcino, se conservato correttamente, è infatti in grado di sopportare lunghi invecchiamenti, dai 10 ai 30 anni, migliorando col tempo. È questa la caratteristica principale che lo differenzia dal Rosso di Montalcino, un vino DOC più fresco e vivace, non di grande impegno, che viene bevuto in età giovanile e accompagna superbamente piatti di media struttura quali primi con sugo di carne, risotti e secondi a base di maiale o vitello. Il Rosso di Montalcino viene inoltre commercializzato l’anno successivo a quello della vendemmia, mentre il Brunello viene immesso al consumo non prima del quinto anno successivo alla vendemmia.

Brunello di Montalcino – le annate migliori

Ogni annata del Brunello di Montalcino riceve una valutazione ufficiale da parte del Consorzio del Brunello, che si esprime sulla qualità del vendemmiato. Il giudizio, che tiene conto anche delle condizioni atmosferiche con le quali il frutto è maturato, viene espresso tramite una valutazione che va da una a cinque stelle, da “insufficiente” a “eccezionale”.
Tra le annate a cinque stelle di inizio millennio, troviamo il Brunello del 2006 e il Brunello del 2007, oltre alle annate eccezionali del 2004 e 2010.
Il Brunello del 2008 e il Brunello del 2009, invece, hanno ricevuto una valutazione pari a quattro stelle, appartenendo a un’annata comunque ottima. Più sfortunate sono state le vendemmie del 2000 e del 2002, giudicate rispettivamente “pregevole” e “discreta”, mentre è dal 1984 che un’annata non viene definita “insufficiente”.